Venerdì, 06 Ottobre 2017

RES URBIS (RESources from URban BIo-waSte)

Trasformare i rifiuti biologici urbani in nuovi prodotti biologici, il tutto all’interno di una singola bioraffineria: è questo l’obiettivo del progetto europeo RES URBIS.

RES URBIS è un progetto di ricerca del valore di oltre 3 milioni di euro, coordinato dall’Università La Sapienza di Roma e che vede la partecipazione di 21 attori provenienti da 8 Paesi europei diversi (Italia, Francia, Danimarca, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Croazia, Svizzera). All’interno di questo gruppo ci sono 9 università (tra le quali quelle di Bologna, di Venezia e di Verona), due istituti di ricerca, 8 esponenti del mondo dell’industria e 4 pubbliche amministrazioni.

Il progetto, della durata complessiva di 3 anni, è diviso in 3 fasi.

ANALISI DATI

      I dati analizzati sono la quantità, le caratteristiche e le modalità di gestione dei rifiuti biologici urbani nelle 4 diverse aree partecipanti al progetto: l’area metropolitana di Barcellona, il Trentino, la contea Rhonda Cynon Taff (Galles) e l’area di Lisbona.

ATTIVITA’ SPERIMENTALI

      Verranno applicate tecnologie innovative alla risoluzione di problematiche tecniche riguardanti la conversione da rifiuti biologi a prodotti biologici pronti per l’immissione sul mercato.

ANALISI DI MERCATO

      L’obiettivo è cercare di aumentare al massimo l’appetibilità dei nuovi prodotti biologici verso i potenziali consumatori.

Il Servizio gestione impianti dell’Agenzia per la depurazione ha in gestione la parte riguardante la Provincia Autonoma di Trento del progetto.

Per saperne di più:

www.resurbis.eu